- CON LA LAZIO UN PUNTO D’ORO IN RIMONTA
- TROPPO BITONTO PER L’AUDACE, FINISCE 1-9
- L’AUDACE NON SFONDA, A MOLFETTA È 0-0
- CON IL CAGLIARI UNA SCONFITTA AMARA
- GIRONE U19: VENETE, SCANDICCI, FALCONARA
- U19, UNA DEFEZIONE: 19 ISCRITTE
- RICERCA FIBROSI CISTICA: PRESENTI!
- UNDER 19, SONO VENTI LE ISCRITTE
- AGATA DE BERTI NELLO STAFF U19
- SUPERCOPPA, AVANZATA CANDIDATURA
CHE NOTTE AL “CARLO POMA” DI MANTOVA…
- Aggiornato: 19 Dicembre 2015
E’ stata una notte incredibile all’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova. Per fortuna, se possiamo adesso scherzarci, significa che tutto è andato per il meglio. Li vedete nella foto? I nostri due portieri, Maura Calò della squadra femminile e Pietro Gisaldi della squadra maschile (a dire il vero sullo sfondo si intravede un terzo non precisato personaggio che lasciamo sognare in pace). Ma andiamo con ordine. Sono le 21:40, la partita tra Mantova e Audace è appena cominciata. Un contrasto fortuito di gioco provoca una ferita all’arcata sopraccigliare al nostro Pietro costretto ovviamente ad uscire per le cure del caso. Fortunatamente a seguire la squadra per l’occasione c’è anche Maura, fisioterapista e osteopata, e insieme all’altro nostro portiere Alessandro Caceffo e al responsabile della squadra femminile Gabriele Pellegrini decidiamo per il controllo al pronto soccorso. Pietro è un ragazzo di 195 cm e 85 chili ma al sangue è piuttosto sensibile. Lo accompagnamo allora al “Carlo Poma” con Maura e il nostro segretario Giovanni Bordignon. Dalle prime indicazioni non ci sono particolari problemi: Pietro resta in osservazione e noi rimaniamo in attesa. “Qualche punto e un cerotto” ci rassicura la dottoressa. Maura intanto è entrata a fare compagnia a Pietro. Vedere l’applicazione dei punti per chi insomma non è propriamente abituato può provocare qualche svarione inevitabile. Da dentro ci arrivano notizie che anche la carnagione di Maura inizia a tendere al chiaro. Pietro deve rimanere almeno una mezz’ora. Arrivano le 23:40 e in ospedale ci raggiungono Alessandro Caceffo e Giorgio Bonaconsa. Intorno a mezzanotte Maura esce dal corridoio e ci assicura che da li a poco Pietro sarà dimesso. Ma adesso l’attenzione si sposta su di lei: “Tutto bene Maura?”. Il suo poco confortante “Insomma” ci induce a qualche preoccupazione che aumenta nel momento in cui la vediamo dirigersi verso i servizi a gambe levate. Poco dopo la vediamo uscire più serena e anche Pietro, terminato il periodo di osservazione può lasciare l’ospedale. La nottata finisce con una risata e qualche pacca sulla spalla di conforto. A Mantova è successo anche questo…
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